Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 312 del 2020

ECLI:IT:TARBS:2020:312SENT

Massima

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Il termine di 45 giorni previsto dall'art. 27, comma 3, del D.P.R. 380/2001 per l'adozione di provvedimenti definitivi a seguito dell'ordine di sospensione dei lavori non rappresenta un termine perentorio entro il quale l'amministrazione comunale è tenuta a concludere il procedimento di accertamento dell'abuso edilizio, ma solo il periodo di efficacia dell'ordine di sospensione, al fine di consentire all'amministrazione di adottare i provvedimenti definitivi, senza che il decorso di tale termine comporti l'illegittimità del protrarsi del silenzio dell'amministrazione. L'amministrazione comunale, pertanto, non è tenuta a concludere il procedimento di accertamento dell'abuso edilizio entro il termine di 45 giorni dall'ordine di sospensione dei lavori, essendo tale termine finalizzato unicamente a delimitare la durata della misura cautelare, mentre l'attività repressiva dell'abuso può essere legittimamente esercitata anche oltre tale termine. Il mancato rispetto del termine di 45 giorni non determina, quindi, l'illegittimità del silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla conclusione del procedimento, né l'obbligo di procedere all'archiviazione dello stesso, essendo tale termine meramente ordinatorio e non perentorio. L'amministrazione comunale conserva, pertanto, il potere-dovere di concludere il procedimento di accertamento dell'abuso edilizio, adottando i provvedimenti definitivi, anche oltre il termine di 45 giorni dall'ordine di sospensione dei lavori, senza che ciò possa comportare l'illegittimità del suo operato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2020

N. 00312/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00027/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 27 del 2020, proposto da
((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Quinzano, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, via Diaz 13/C;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per la declaratoria dell’illegittimità del silenzio

serbato dal Comune di Quinzano in ordi…

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