Il rilascio dell'autorizzazione per l'occupazione temporanea di suolo pubblico, finalizzata all'installazione di elementi di arredo amovibili a servizio di un'attività commerciale di ristorazione, costituisce un provvedimento amministrativo di natura discrezionale, in cui l'Amministrazione comunale è tenuta a valutare, in concreto, la compatibilità dell'uso particolare del bene demaniale con le esigenze di tutela dell'interesse pubblico primario al libero e generale utilizzo del suolo pubblico. Pertanto, il mancato rilascio di tale autorizzazione, pur integrando un'ipotesi di silenzio-inadempimento, non comporta automaticamente la responsabilità risarcitoria dell'Amministrazione, essendo necessario accertare, in concreto, la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie di danno ingiusto, tra cui la prova che il provvedimento richiesto sarebbe stato senz'altro favorevole per il privato istante, in assenza di valide ragioni ostative. In particolare, la mera circostanza che l'autorizzazione fosse stata concessa negli anni precedenti non è sufficiente a dimostrare, con certezza, che essa sarebbe stata rilasciata anche per l'anno in questione, atteso il carattere discrezionale del potere amministrativo e la possibile incidenza di sopravvenuti elementi di fatto o di diritto, come l'emergenza sanitaria da COVID-19, sulla valutazione dell'Amministrazione.