Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20109 del 7 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:20109PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di detenzione di ordigni esplosivi di cui all'art. 2 della L. n. 895 del 1967, deve accertare con certezza la capacità esplodente dei congegni sequestrati, non essendo sufficiente la sola constatazione della loro pericolosità potenziale o della modalità artigianale di fabbricazione. L'affermazione della gravità indiziaria non può fondarsi su valutazioni contraddittorie o prive di adeguata motivazione, dovendosi procedere a un più approfondito esame delle caratteristiche tecniche degli ordigni, al fine di verificare se integrino gli estremi del reato contestato, che si differenzia dall'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 679 c.p. in relazione all'art. 47 T.U.L.P.S. proprio in ragione della carica esplosiva e delle modalità di confezionamento, tali da dotare il congegno di effetto dirompente. Solo all'esito di tale accertamento, il giudice potrà valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, senza poter desumerle da elementi non costituenti reato o da precedenti penali risalenti nel tempo e privi di attualità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/12/2019 del TRIB. LIBERTA' di TORINO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TERESA LIUNI;
lette le conclusioni del Procuratore generale Dott. ((omissis)), il quale ha presentato una requisitoria scritta, ai sensi del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, articolo 83, comma 12-ter, come convertito dalla L. 24 aprile 2020, n. 27, ed ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 13/12/2…

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