L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'area eccedente il sedime dell'opera abusiva, prevista dall'art. 132, comma 3, della legge regionale n. 1 del 2005 in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, deve essere motivata in modo adeguato dall'amministrazione, con riferimento alla rilevanza e alla gravità dell'abuso commesso, nonché ai parametri urbanistici della zona interessata, al fine di determinare l'estensione dell'area necessaria, secondo le vigenti prescrizioni, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive. L'amministrazione non può limitarsi a richiamare la natura agricola dell'area o ad applicare automaticamente il limite massimo di dieci volte la superficie abusiva, senza fornire una specifica e congrua motivazione in ordine alla quantificazione dell'area da acquisire. Il principio di certezza delle sanzioni amministrative impone infatti che l'entità dell'acquisizione sia commisurata alla effettiva necessità di ripristino della legalità violata, evitando acquisizioni sproporzionate rispetto all'abuso commesso.