Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31477 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31477PEN

Massima

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Il reato di diffamazione, ai sensi dell'art. 595 c.p., richiede la comunicazione del contenuto diffamatorio a più persone. Pertanto, la mera conversazione telefonica tra due soggetti, senza alcuna prova che il contenuto sia stato riferito ad altri, non integra gli estremi del reato di diffamazione, essendo necessario il requisito della pluralità dei destinatari della comunicazione diffamatoria. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tale elemento, deve attenersi ai fatti provati e non può fondare la propria decisione su mere ipotesi o congetture, dovendo escludere la configurabilità del reato di diffamazione quando manchi la prova della comunicazione a più persone, anche qualora il contenuto della conversazione sia stato successivamente riferito da uno dei partecipanti a terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. GI. N. IL (OMESSO);

contro

2) BE. PA. NE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/11/2005 TRIBUNALE di ROVIGO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. Di Popolo Angelo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore della parte civile…

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