Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11344 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11344SENT

Massima

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Il parere paesaggistico negativo sulla domanda di condono edilizio di un immobile situato in area vincolata è legittimo quando l'autorità amministrativa, nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica, valuta l'intervento edilizio come incompatibile con il contesto paesaggistico di riferimento, in considerazione delle caratteristiche tipologiche e costruttive dell'edificio, nonché della sua collocazione in un ambiente agricolo ben conservato e scarsamente edificato. Tale valutazione di compatibilità paesaggistica, pur dovendo tenere conto sia dell'epoca di realizzazione dell'opera abusiva sia dell'attuale contesto in cui essa si inserisce, non richiede necessariamente la dimostrazione di un "vulnus apprezzabile" ai valori identitari della zona, essendo sufficiente che l'amministrazione motivi adeguatamente, sulla base di elementi di fatto, l'incompatibilità dell'intervento edilizio con le caratteristiche paesaggistiche del sito. Il parere negativo della Soprintendenza, in quanto espressione di discrezionalità tecnica, è sindacabile dal giudice amministrativo solo per manifesta illogicità, travisamento dei fatti o carenza istruttoria, senza che il privato possa sostituire la propria valutazione a quella dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a indicare specifiche prescrizioni mitigatrici quando rileva una generale incompatibilità dell'opera con il contesto tutelato, essendo sufficiente che motivi adeguatamente le ragioni del diniego anche in relazione alle deduzioni difensive del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/06/2024

N. 11344/2024 REG.PROV.COLL.

N. 13578/2023 REG.RIC.

N. 17000/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13578 del 2023, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Tarquinia, non costituito in giudizio;
Ministero della cultura, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

sul ricorso numero di registro generale 17000 del 2023, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio …

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