Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4170 del 31 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4170PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. richiede la dimostrazione di elementi oggettivi che rivelino l'inserimento del soggetto agente in un contesto criminale di tipo mafioso, caratterizzato dal ricorso a modalità di azione violente e intimidatorie finalizzate al controllo del territorio e al condizionamento della popolazione. A tal fine, assume rilievo non solo la posizione di vertice ricoperta dal soggetto all'interno dell'associazione mafiosa, ma anche la spendita del proprio nome e cognome al fine di esercitare un'azione di sopraffazione e di intimidazione, sfruttando la percezione della pericolosità e della capacità di nuocere del sodalizio criminoso di appartenenza. Tali elementi, unitamente alla gravità e alle modalità plateali della condotta violenta posta in essere, possono integrare la sussistenza dell'aggravante, a prescindere dalla sussistenza di un nesso causale tra la condotta e le finalità associative, essendo sufficiente la dimostrazione dell'inserimento del soggetto nel contesto mafioso e dell'utilizzo strumentale di tale contesto per la realizzazione del fatto. Inoltre, ai fini della configurabilità delle esigenze cautelari, assume rilievo non solo la gravità del reato contestato, ma anche l'attualità del pericolo di reiterazione della condotta, desumibile dalla permanenza dei legami del soggetto con l'ambiente criminale di provenienza, anche in assenza di ulteriori episodi delittuosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS). nato a BUSTO (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
sentito il PG ELISABETTA CENICCOLA che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, che concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19/07/2019, il Tribunale di Milano in funzione di giudice dell'impugnazione cautelare personale, in sede di riesame, ha…

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