Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 738 del 2023

ECLI:IT:TARBO:2023:738SENT

Massima

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L'amministrazione comunale, nel valutare le istanze di occupazione temporanea di suolo pubblico da parte di pubblici esercizi, deve contemperare l'interesse del privato con gli interessi generali della collettività e le disposizioni del Codice della Strada, potendo legittimamente negare l'autorizzazione qualora ritenga che l'occupazione richiesta possa determinare intralcio alla circolazione veicolare e pedonale, a tutela della sicurezza pubblica, anche in assenza di una specifica previsione regolamentare in tal senso. Il provvedimento di diniego, adeguatamente motivato sulla base dei pareri tecnici resi dagli organi competenti, non è sindacabile in sede giurisdizionale se non per manifesti profili di erroneità, contraddittorietà o irrazionalità, non ravvisabili nel caso di specie. L'amministrazione non è tenuta a rilasciare autorizzazioni per occupazioni temporanee di suolo pubblico in favore di tutti i pubblici esercizi, essendo legittimata a valutare le singole istanze in relazione alle specifiche condizioni di viabilità e sicurezza dell'area interessata, senza incorrere in vizi di disparità di trattamento ove le precedenti autorizzazioni siano state rilasciate in contesti diversi. Il mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento non determina l'annullamento del provvedimento finale ove il ritardo sia giustificato dall'esigenza di acquisire ulteriori elementi istruttori e non abbia cagionato un pregiudizio concreto ed attuale all'interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/12/2023

N. 00738/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00056/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 56 del 2018, proposto da Noi Sushi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Massimo Campana e Lorenzo Selvetti, con domicilio digitale presso la PEC come da Registro di Giustizia;

contro

Comune di Rimini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Benedetta Ricci, con domicilio digitale come da PEC come da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 263587 del 20 ottobre 2017, notificato il successivo 24 ottobre 2017, col quale il comune di Rimini, Diri…

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