Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 373 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:373SENT

Massima

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L'informativa prefettizia di cui agli artt. 4 del d.lgs. n. 490/1994 e 10 del d.P.R. n. 252/1998, avente carattere vincolante e automatica efficacia interdittiva in ordine alla capacità della pubblica amministrazione di negoziare con il soggetto interessato, può fondarsi su un quadro indiziario sufficientemente preciso e concordante, anche in assenza di accertamenti penali definitivi, purché emergano elementi obiettivamente sintomatici e rivelatori di concrete connessioni o collegamenti con la criminalità organizzata, tali da far ritenere sussistente il pericolo di infiltrazioni mafiose nell'attività imprenditoriale. A tal fine, assumono rilievo non solo i rapporti di parentela o affinità con esponenti della criminalità organizzata, ma anche la frequentazione, la convivenza o la comunanza di interessi con tali soggetti, in grado di palesare la contiguità dell'impresa agli ambienti mafiosi. Inoltre, i fatti oggetto di un procedimento penale, anche se sfociati in un proscioglimento, mantengono una loro idoneità a essere indicati a presupposto di una informativa antimafia, in quanto i piani su cui muovono l'autorità giudiziaria e quella amministrativa sono diversi, essendo la misura interdittiva prefettizia connotata da finalità di anticipazione della soglia di difesa sociale nel contrasto della criminalità organizzata, a prescindere dall'accertamento di responsabilità penali. Solo nel caso in cui la sentenza penale di assoluzione escluda in modo definitivo la verificazione di un determinato fatto sul piano della realtà, tale fatto non può assurgere ad elemento indiziario ai fini dell'informativa interdittiva.

Sentenza completa

N. 03618/2011
REG.RIC.

N. 00373/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03618/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3618 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), titolare dell’omonima ditta individuale, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto Napoli, alla via ((omissis)), 39;

contro

- Comune di Aversa, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla via ((omissis)), 3;
- Ministero dell'Interno - U.T.G. - Prefettura di Caserta, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Dello Stato, con la quale è domiciliata in Napoli, alla via Diaz, 11;…

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