Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1243 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:1243SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rigetto di una domanda di rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro può essere legittimamente revocato in autotutela dall'amministrazione competente qualora, nel corso del giudizio, emerga documentazione idonea a superare le ragioni originarie del diniego, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, in considerazione del celere intervento in autotutela dell'amministrazione, le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti, in quanto l'annullamento del provvedimento impugnato ha consentito di soddisfare pienamente le ragioni del ricorrente. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare in autotutela un provvedimento di diniego di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, qualora nel corso del giudizio emergano nuovi elementi idonei a superare le ragioni originarie del rigetto. In tali casi, la revoca in autotutela determina la cessazione della materia del contendere e, considerata la celerità dell'intervento amministrativo, le spese di giudizio possono essere integralmente compensate tra le parti. La massima giuridica si fonda sull'applicazione dei principi di autotutela e di economia processuale, in base ai quali l'amministrazione può riesaminare e correggere i propri provvedimenti, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio, e il giudice può compensare le spese di causa quando l'annullamento in autotutela ha soddisfatto pienamente le ragioni del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/04/2024

N. 01243/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00596/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 596 del 2024, proposto da
Cendy Vanessa Cunya Huamani, rappresentata e difesa dall'avvocato Susanna Angela Tosi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Tonale 22;

contro

Ministero dell'Interno - Questura di Monza e Brianza, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliato ex lege in Milano, via Freguglia, 1;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

del provvedimento di rigetto …

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