Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36987 del 6 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36987PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione del reato, sussiste quando la reazione dell'aggredito, valutata ex ante, risulti l'unica possibile e non sostituibile con altra meno dannosa egualmente idonea a tutelare il proprio diritto, in presenza di un'aggressione attuale ed ingiusta che ponga l'aggredito in una situazione di pericolo imminente per la propria incolumità. A tal fine, il giudice deve verificare la proporzionalità tra l'offesa subita e la difesa posta in essere, tenendo conto non solo dei mezzi utilizzati, ma anche della concreta possibilità di fuga o di altra alternativa meno lesiva, nonché della disparità di forze fisiche tra l'aggredito e l'aggressore. Ove l'aggredito, pur in condizioni di inferiorità fisica, reagisca con un mezzo potenzialmente letale quale un'arma, la sproporzione va esclusa solo in presenza di circostanze oggettive che rendano tale reazione l'unica possibile per la salvaguardia del proprio diritto all'incolumità, non potendo il giudice limitarsi a considerare l'entità delle lesioni riportate dalle parti. Inoltre, la legittima difesa putativa, che esclude la punibilità per errore sulla sussistenza della causa di giustificazione, ricorre quando l'aggredito, per la concitazione del momento e la percezione distorta della situazione, abbia avuto una rappresentazione erronea, ma non del tutto irragionevole, della necessità e proporzionalità della propria reazione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 19/03/2014 dalla Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata in ordine al mancato riconoscimento della legittima difesa;
udito per il rico…

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