Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1739 del 16 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:1739PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., le plurime, attendibili e convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia che si limitino ad affermare la generica appartenenza di un soggetto a un'associazione criminale di stampo mafioso non sono di per sé sufficienti, essendo necessario che almeno una di esse indichi specifici atti o comportamenti che, pur non necessariamente dotati di autonoma rilevanza penale, siano comunque indicativi del consapevole apporto dell'accusato al perseguimento degli interessi della consorteria. La mera convergenza di più dichiarazioni sulla generica affiliazione di un soggetto a un clan mafioso, senza ulteriori elementi di riscontro, non integra di per sé la gravità indiziaria richiesta per l'applicazione di una misura cautelare personale. Il giudice è tenuto a valutare analiticamente il contenuto delle singole dichiarazioni dei collaboratori, verificandone la concretezza e la capacità di individuare specifici contributi dell'indagato all'attività del sodalizio, senza poter ritenere automaticamente gravi gli indizi sulla base della sola convergenza delle chiamate in correità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 689/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 02/05/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

sentite le conclusioni del PG Dr. Fraticelli Mario, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il…

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