Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6362 del 15 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:6362PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione di condotte analoghe e di inquinamento probatorio, qualora accertati in concreto dal giudice sulla base di elementi oggettivi, possono fondare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di una valutazione comparativa con altre misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Ciò in quanto il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'inidoneità di tali misure meno gravose, essendo sufficiente che abbia ritenuto adeguata la sola custodia in carcere in ragione della gravità e pericolosità della condotta contestata. Inoltre, il giudice di merito, nel decidere sull'appello avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca o sostituzione di misura cautelare, non è tenuto a rivalutare la sussistenza delle condizioni legittimanti il provvedimento restrittivo, dovendo limitarsi a verificare che l'ordinanza impugnata sia giuridicamente corretta e adeguatamente motivata in ordine agli eventuali fatti nuovi, preesistenti o sopravvenuti, idonei a modificare apprezzabilmente il quadro indiziario o cautelare. Pertanto, il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è circoscritto a tale ambito, senza poter censurare la valutazione complessiva del pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, ove adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/02/2021 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TOSCANI EVA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa MIGNOLO Olga, che ha prospettato l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Milano - provvedendo ai sensi dell'articolo 310 c.p.p. sull'appello proposto da (OMISSIS), sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere…

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