Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29695 del 14 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29695PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il furto pluriaggravato di somme di denaro da un furgone portavalori, realizzato mediante forzatura del portellone posteriore del veicolo, integra pienamente l'aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 2, c.p., anche nel caso in cui l'autista del furgone abbia parcheggiato il veicolo e si sia allontanato senza chiudere a chiave il portellone. La possibilità di ricorrere per cassazione, deducendo l'erronea qualificazione del fatto contenuto in sentenza, deve essere limitata ai soli casi di errore manifesto, mentre deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità, come nel caso in cui la condotta dell'imputato integri pienamente l'aggravante contestata sulla base delle emergenze acquisite. In tema di patteggiamento, la Corte di Cassazione ha affermato che la possibilità di ricorrere per cassazione, deducendo l'erronea qualificazione del fatto contenuto in sentenza, deve essere limitata ai casi di errore manifesto, ossia ai casi in cui sussiste l'eventualità che l'accordo sulla pena si trasformi in un accordo sui reati, mentre deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità. Nel caso di specie, la contestazione all'imputato dell'aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 2, c.p. non risulta prima facie erronea o strumentale, tenuto conto delle emergenze acquisite, secondo cui la sottrazione della somma contestata in imputazione è avvenuta previa forzatura del nottolino di apertura del portellone posteriore del furgone portavalori, condotta questa che integra pienamente l'indicata aggravante. Pertanto, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'imputato avverso la sentenza di patteggiamento che lo aveva condannato per il reato di furto pluriaggravato, in quanto il motivo di ricorso relativo all'erronea qualificazione giuridica del fatto è manifestamente infondato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/04/2016 del TRIBUNALE di MODENA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E DIRITTO
1.Con sentenza del 19.4.2016 il Tribunale di Modena applicava ex ar…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.