Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 319 del 2023

ECLI:IT:TARLT:2023:319SENT

Massima

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La presentazione di documentazione falsa o contraffatta a sostegno di una domanda di permesso di soggiorno comporta l'inammissibilità automatica della domanda stessa, a prescindere dall'esito del procedimento penale, in quanto costituisce una violazione degli obblighi di correttezza e buona fede nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. L'Amministrazione può, pertanto, procedere autonomamente alla valutazione dei fatti e negare o revocare il permesso di soggiorno ove accerti la falsità della documentazione presentata, in applicazione del principio generale di decadenza dei benefici conseguiti con dichiarazioni false. Tale principio trova applicazione anche nel caso di contraffazione o alterazione di un permesso di soggiorno, in quanto espressione di un più ampio divieto di condotte fraudolente finalizzate all'ottenimento di titoli di soggiorno. La giurisprudenza europea ha altresì riconosciuto la legittimità di tale impostazione, ritenendo che la produzione di documentazione falsa per ottenere la permanenza nel territorio nazionale possa essere sanzionata con la perdita del titolo di soggiorno, indipendentemente dal tempo trascorso e dalla presenza di familiari conviventi. Pertanto, l'accertamento della falsità della documentazione presentata a sostegno della domanda di permesso di soggiorno legittima l'Amministrazione a negare o revocare il titolo richiesto, senza che possa essere invocata la natura dinamica del procedimento amministrativo per sanare le carenze originarie.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2023

N. 00319/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00911/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 911 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ufficio Territoriale del Governo Latina, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del DECRETO di reiezione della domanda di permesso di soggiorno in sanatoria -OMISSIS-.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

V…

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