Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33325 del 9 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33325PEN

Massima

La mancata o incompleta identificazione del querelante non comporta l'invalidità dell'atto di querela, purché l'autorità competente abbia proceduto alla sua ratifica contenente le generalità del querelante. L'identificazione del querelante può ritenersi validamente effettuata anche senza la specifica indicazione delle modalità di accertamento, essendo sufficiente la semplice trascrizione delle generalità nell'atto di ratifica redatto dall'autorità di polizia legittimata a ricevere la querela. La mancanza di tali indicazioni integra al più una mera irregolarità di ordine amministrativo, irrilevante ai fini della procedibilità dell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI SALERNO;

nei confronti di:

1) NI. AL. VA. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 86/2008 GIUDICE DI PACE ((omissis)), del 04/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/07/2010 la relazione fetta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Galati che ha concluso con rinvio;

Udito per la parte civile l'Avv. Spirulli Mattiolla.…

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