Il provvedimento applicativo di una misura di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, deve essere sorretto da una motivazione puntuale, coerente e completa, che renda intelligibile l'iter logico-giuridico seguito dal giudice nel valutare l'attualità della pericolosità sociale del proposto. Il requisito dell'attualità della pericolosità sociale va valutato con riferimento al momento della formulazione del giudizio di prevenzione, anche per gli appartenenti a sodalizi mafiosi, e non soltanto in relazione alla commissione dei reati pregressi. La mera presenza di una motivazione apparente, ovvero completamente priva dei requisiti minimi di coerenza e completezza, integra il vizio di violazione di legge deducibile in sede di legittimità, mentre l'illogicità manifesta della motivazione non è sindacabile in tale sede, essendo denunciabile solo attraverso il motivo di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p. Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti in materia di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con esclusione dei vizi di motivazione diversi dalla mera apparenza.