Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1299 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:1299SENT

Massima

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Il decorso di un lungo lasso di tempo tra la realizzazione di opere edilizie e la contestazione della loro abusività, unitamente all'inerzia dell'amministrazione preposta alla vigilanza, può ingenerare nel privato una posizione di legittimo affidamento sulla conservazione della situazione di fatto, tale da imporre all'amministrazione un onere motivazionale rafforzato nell'adottare il provvedimento di demolizione. In tali ipotesi, l'ordinanza demolitoria deve indicare, oltre all'accertata abusività delle opere, il pubblico interesse, diverso dal mero ripristino della legalità violata, idoneo a giustificare il sacrificio del contrapposto interesse privato. Diversamente, il provvedimento di demolizione, pur essendo in linea di principio sufficientemente motivato con il solo riferimento all'accertata abusività, risulta carente di adeguata motivazione e, pertanto, illegittimo.

Sentenza completa

N. 03402/2014
REG.RIC.

N. 01299/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03402/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3402 del 2014 proposto dalle Sigg.re Vergara Angela e Marzocchella Clorinda, rappresentate e difese dall’avv. Fulvio Savastano e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

contro

Comune di S. Antimo in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Loredana Di Spirito e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia,

dell'ingiunzione di demolizione n.19 del 29/5/2014 di opere eseguite senza permesso di costruire.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista la memoria…

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