Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34532 del 8 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34532PEN

Massima

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Il delitto di calunnia, di cui all'art. 368 c.p., sussiste anche quando l'imputato attribuisce falsamente alla persona offesa fatti obiettivamente idonei a determinare l'apertura di un procedimento penale, essendo sufficiente il pericolo di fuorviamento della giustizia penale, a prescindere dalla effettiva inosservanza di regole processuali da parte del soggetto calunniato. Pertanto, l'esclusione della calunnia non può fondarsi sulla mera circostanza che l'accusato non abbia consumato alcuna violazione di norme procedurali, dovendosi invece valutare se l'attribuzione di condotte illecite, seppur non concretamente realizzate, sia idonea a determinare l'avvio di un procedimento penale a carico della persona offesa. Inoltre, la qualifica rivestita dal soggetto calunniato, in quanto pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, non esclude la configurabilità del reato, atteso che l'art. 368 c.p. tutela non solo l'onore e la reputazione della persona, ma anche il corretto funzionamento della giustizia penale, quale bene giuridico di rilevanza pubblicistica. Pertanto, la motivazione della sentenza che escluda la sussistenza del delitto di calunnia sulla base della mancata inosservanza di regole processuali da parte del soggetto calunniato, ovvero della natura di "sfogo" o "denuncia" dell'atto contenente l'attribuzione di fatti penalmente rilevanti, risulta illogica e contraddittoria, in quanto non tiene conto della natura di reato di pericolo del delitto di calunnia e della tutela apprestata dalla norma incriminatrice anche all'interesse pubblico al corretto svolgimento dell'attività giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte di appello di Catanzaro;

nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 30/04/2012 della Corte di appello di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Ercole Aprile;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Montagna Alfredo, che ha concluso chiedendo l'inammissi…

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