La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il mancato rispetto dell'obbligo di comunicare preventivamente ai richiedenti i motivi ostativi all'accoglimento della loro istanza di proroga di una concessione edilizia, previsto dall'art. 11-bis della legge provinciale n. 17/1993 sul procedimento amministrativo, comporta l'annullamento dell'atto di diniego della proroga, senza che l'amministrazione possa sanare il vizio procedimentale dimostrando che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso. Ciò in quanto, in presenza di un provvedimento discrezionale, la violazione delle norme sul contraddittorio endoprocedimentale non è superabile attraverso l'applicazione dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990, come modificato dal d.l. n. 76/2020, che esclude espressamente tale possibilità per i provvedimenti adottati in violazione dell'art. 10-bis della medesima legge, norma analoga all'art. 11-bis della legge provinciale.