Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 256 del 2016

ECLI:IT:TARVEN:2016:256SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'amministrazione comunale da parte dell'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico è legittimo qualora l'atto comunale sia privo di adeguata motivazione in ordine alla compatibilità dell'intervento edilizio con i valori paesaggistici tutelati. In tal caso, l'autorità statale può esprimere valutazioni di legittimità, evidenziando gli elementi di fatto che depongono per l'incompatibilità dell'opera, senza incorrere in un inammissibile riesame del merito. Il termine perentorio di 60 giorni previsto per l'esercizio del potere di annullamento attiene esclusivamente all'adozione del provvedimento, essendo estranea alla previsione normativa la fase della comunicazione o notificazione dello stesso. L'obbligo di acquisire il parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo sussiste in relazione all'esistenza del vincolo al momento della valutazione della domanda di sanatoria, a prescindere dall'epoca in cui il vincolo sia stato introdotto. Ai fini dell'ordine di demolizione di opere abusive realizzate su suolo pubblico, l'amministrazione comunale non è tenuta ad adottare un provvedimento intermedio di diffida, essendo sufficiente il solo ordine di demolizione non rinnovabile. La dichiarazione di contrasto dell'opera abusiva con rilevanti interessi urbanistici ed ambientali, adottata dal Consiglio comunale, legittima l'ordine di demolizione senza necessità di acquisire il parere dell'ente proprietario dell'area, in quanto tale dichiarazione rende superfluo il previo accertamento del contrasto con la disciplina urbanistica.

Sentenza completa

N. 03695/1997
REG.RIC.

N. 00256/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03695/1997 REG.RIC.

N. 01273/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3695 del 1997, proposto da:
Bassanese Annalisa in qualità di erede di Bassanese Giovanni, rappresentata e difesa dall'avv. Pier Vettor Grimani, con domicilio eletto presso il suo studio in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Venezia in persona del Sindaco pro tempore rappresentato e difeso dagli avv.ti Giulio Gidoni, Maddalena Morino, Nicoletta Ongaro, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, domiciliato in Venezia, S. Marco, 4091, al quale è succeduto ex L.R. n. 11/99 il Comune di Cavallino-Treporti, non costituito;

sul ricorso numero di registro generale 127…

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