Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'amministrazione regionale non può procedere unilateralmente all'annullamento in autotutela di atti amministrativi di concessione di finanziamenti pubblici, già approvati e finanziati dal Ministero competente, senza il coinvolgimento di quest'ultimo e senza adeguata motivazione in ordine alla sussistenza di un attuale e concreto interesse pubblico prevalente rispetto all'affidamento ingenerato nei beneficiari, i quali hanno legittimamente intrapreso e concluso le attività progettuali e formative finanziate. L'annullamento in autotutela di tali atti, disposto dalla sola amministrazione regionale a distanza di anni dalla loro adozione, in assenza di contestazioni tempestive e di un effettivo coinvolgimento del Ministero, viola il principio del contrarius actus e lede ingiustificatamente l'affidamento dei beneficiari, i quali hanno correttamente eseguito gli obblighi assunti sulla base della concessione originaria del finanziamento.