Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 932 del 2024

ECLI:IT:TARTOS:2024:932SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie realizzate senza permesso di costruire, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Per giustificare l'ingiunzione di demolizione di un abuso edilizio è necessaria e sufficiente l'analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, in modo da consentire al destinatario della sanzione di rimuoverle spontaneamente; l'omessa o imprecisa indicazione dell'area da acquisire in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione non determina l'illegittimità dell'atto di acquisizione, essendo requisito necessario ai fini dell'acquisizione stessa. 2. L'applicazione congiunta della sanzione acquisitiva e di quella pecuniaria per la mancata ottemperanza all'ordine di demolizione non si pone in contrasto con il principio del "ne bis in idem", in quanto le due sanzioni sono previste dalla legge per la stessa violazione, senza che ciò comporti una duplice punizione per il medesimo fatto. 3. L'importo massimo della sanzione pecuniaria, pari a 20.000 euro, è applicabile anche in caso di abusi realizzati su aree soggette a vincolo paesaggistico, a prescindere dalla circostanza che l'area non sia altresì soggetta a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. 4. L'errata indicazione degli estremi del debito nell'ingiunzione di pagamento non determina la nullità dell'atto, qualora non abbia impedito al destinatario di comprenderne la motivazione e di esercitare il diritto di difesa. 5. La convalida di un provvedimento amministrativo affetto da vizi formali è legittima, sussistendo ragioni di interesse pubblico e ove effettuata entro un termine ragionevole.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2024

N. 00932/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00694/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 694 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Prato, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Società Risorse S.p.A., in persona del l.r.p.t. rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

a) della dichiar…

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