Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25934 del 24 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:25934PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, a seguito della depenalizzazione operata dal D.Lgs. n. 7 del 2016, non è più previsto dalla legge come reato, comportando l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, fatta salva la possibilità per il soggetto interessato di promuovere azione di risarcimento civile e di sollecitare l'applicazione delle sanzioni pecuniarie civili introdotte dal citato decreto legislativo. Il giudice dell'impugnazione è tenuto a revocare non solo gli effetti penali, ma anche quelli civili della pronuncia di condanna per ingiuria, in applicazione del principio di abolitio criminis stabilito dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. La valutazione della riferibilità delle condotte ingiuriose all'imputato, in assenza di una sua espressa ammissione, deve essere effettuata sulla base di elementi concreti emersi dal complessivo quadro probatorio, non potendosi fondare su mere presunzioni o ipotesi. Il principio di diritto enunciato mira a garantire il rispetto del diritto di difesa e il principio di legalità, imponendo al giudice di verificare attentamente la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi del reato, senza poter prescindere da una rigorosa analisi delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Palermo in data 11/02/2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa Filippi Paola, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perche' il fatto non e' …

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