Il termine di decadenza per l'impugnazione di un provvedimento amministrativo decorre dal momento in cui il destinatario ne abbia effettivamente acquisito la conoscenza, ossia dal decimo giorno successivo all'invio della raccomandata contenente l'avviso di deposito presso la casa comunale, a nulla rilevando il momento in cui il destinatario abbia materialmente ritirato l'atto. Pertanto, il ricorso proposto oltre il termine di sessanta giorni dalla data di perfezionamento della notifica nei confronti del destinatario deve essere dichiarato irricevibile per tardività. Il principio di diritto è volto a garantire la certezza dei termini processuali e la ragionevole durata del giudizio, evitando che l'inerzia del destinatario nell'acquisire la conoscenza dell'atto possa incidere sulla decorrenza del termine di impugnazione, il quale deve essere ancorato a un momento certo e oggettivo, individuato nel decimo giorno successivo all'invio della raccomandata contenente l'avviso di deposito. Tale soluzione, fondata sull'interpretazione costituzionalmente orientata della disciplina della notificazione, assicura il giusto contemperamento tra il diritto di difesa del destinatario e l'esigenza di certezza e speditezza del processo amministrativo.