Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10402 del 11 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10402PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di rinvio, chiamato a pronunciarsi nuovamente su un caso a seguito di annullamento della precedente sentenza di condanna per vizio di motivazione, è tenuto a valutare autonomamente le risultanze probatorie, senza poter fondare la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di Cassazione. Pertanto, pur conservando la libertà di decisione, il giudice di rinvio deve giustificare il proprio convincimento secondo lo schema implicitamente o esplicitamente enunciato nella sentenza di annullamento, restando in tal modo vincolato a una determinata valutazione delle risultanze processuali. Nell'ambito di tale riesame, il giudice di merito deve verificare se il compendio indiziario, nel suo complesso, sia idoneo a superare il canone della prova di colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio, non potendo una causale, per quanto grave e specifica, da sola condurre a un giudizio di responsabilità in assenza di altri elementi indiziari chiari, precisi e convergenti. Pertanto, ove il quadro probatorio risulti contraddittorio e privo di elementi certi di diretto collegamento tra l'imputato e l'evento delittuoso, il giudice di rinvio deve pronunciare sentenza assolutoria per non aver commesso il fatto, anche in presenza di una causale plausibile, in quanto quest'ultima, pur potendo fungere da elemento catalizzatore e rafforzativo della valenza probatoria degli indizi, non può da sola sopperire all'assenza di un compendio indiziario univoco e convergente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TARANTO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3/2011 CORTE ASSISE APPELLO di TARANTO, del 16/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/01/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

- Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.