Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14043 del 5 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:14043PEN

Massima

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Il concorso nel reato può realizzarsi anche con l'adesione alle azioni criminose che altri stanno commettendo, senza necessità di previo accordo o reciproca consapevolezza del concorso altrui. È sufficiente che la coscienza del contributo fornito all'altrui condotta esista unilateralmente, potendo manifestarsi come previo concerto, intesa istantanea o semplice adesione all'opera di un altro che rimane ignaro. Tuttavia, per l'applicazione di una misura cautelare, oltre ai gravi indizi di colpevolezza, è necessario valutare anche la sussistenza e l'attualità delle esigenze cautelari, non essendo sufficiente la mera gravità degli elementi indiziari. Il giudice del riesame cautelare trova un limite alla sua cognizione e decisione nella necessaria correlazione ai fatti posti a fondamento della richiesta cautelare, senza la possibilità di sostituzioni o integrazioni con ipotesi accusatorie autonomamente formulate in base a dati di fatto diversi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Relatore

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Pubblico ministero presso il Tribunale di Marsala
avverso l'ordinanza del 03/07/2023 del Tribunale della Libertà di Palermo emessa nei confronti di Ma.Gi., nata a M il Omissis;
udita la relazione svolta dal Consigliere Angelo Costanzo;
lette le conclusioni scritte del Sostituto procuratore generale Antonio Balsamo che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata relativamente al secondo motivo di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 luglio 2023 il Tribunale di Palermo, accogliendo l'appello dell'indagata, ha an…

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