Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22789 del 3 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:22789PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La continuazione tra più reati, che comporta un trattamento sanzionatorio più favorevole, presuppone l'accertamento di un'anticipata ed unitaria ideazione di più violazioni penali, desumibile da indici esterni significativi quali l'omogeneità delle condotte, la vicinanza temporale, la connessione con lo stato di tossicodipendenza del reo e altri elementi sintomatici, non potendo essere affidato a mere congetture o presunzioni. Lo stato di tossicodipendenza può giustificare l'unicità del disegno criminoso solo se risulta collegato e dipendente dai reati commessi, ferme restando le altre condizioni per la sussistenza della continuazione. Il giudice di merito gode di ampio margine di apprezzamento nell'accertamento di tali presupposti, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di motivazione illogica o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 14/05/2008 TRIBUNALE di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)) che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

avverso l'ordinanza del Tribunale di Firenze, in funzione di giudice dell'esecuzione, con la quale, in data 14 maggio 2008, veniva…

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