Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4280 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:4280SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, in quanto provvedimento vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla strumentazione urbanistica e di tutela paesaggistica. L'ingiunzione di demolizione costituisce la prima ed obbligatoria fase del procedimento repressivo, mentre il giudizio sulla possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecuniaria può essere effettuato soltanto in un secondo momento, quando il soggetto privato non abbia ottemperato spontaneamente alla demolizione e l'organo competente emani l'ordine di esecuzione in danno. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a valutare preventivamente il pregiudizio che dalla demolizione deriverebbe alla parte legittimamente edificata del manufatto, né a comunicare l'avvio del procedimento, trattandosi di un provvedimento vincolato e tipizzato dal legislatore. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento qualora l'amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto dello stesso non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/06/2021

N. 04280/2021 REG.PROV.COLL.

N. 03623/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3623 del 2018, proposto da
Paola Otranto, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Maria Perullo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

a) della disposizione dirigenziale in data 20.12.2017 n. 283/…

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