Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39727 del 23 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39727PEN

Massima

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La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma penale diversa dalla norma incriminatrice, ma incidente sul trattamento sanzionatorio, comporta la possibilità per il giudice dell'esecuzione di rideterminare la pena in favore del condannato, superando il limite del giudicato. Il giudice dell'esecuzione, in tali casi, non è vincolato a un mero calcolo matematico tra il minimo e il massimo edittale previsto dalla normativa dichiarata incostituzionale, ma deve procedere a una nuova valutazione della pena secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità, nel rispetto del fatto accertato in sede di cognizione e senza contraddire le valutazioni risultanti dalla sentenza irrevocabile. Ciò in quanto il limite del giudicato non rappresenta un ostacolo insuperabile all'espansione della retroattività delle pronunce di incostituzionalità, dovendo il giudice dell'esecuzione garantire la permanente conformità a legge del fenomeno esecutivo e rimuovere gli effetti ancora perduranti dell'applicazione della normativa dichiarata incostituzionale. Il potere di intervento del giudice dell'esecuzione, pur limitato dal principio dell'intangibilità del giudicato, può essere esercitato nella rideterminazione del trattamento sanzionatorio, tenendo conto dei parametri edittali pertinenti alla tipologia di condotta e di sostanza stupefacente oggetto di contestazione e seguendo un modello logico che, senza contraddire le valutazioni risultanti dal testo della sentenza irrevocabile, apprezzi la pena secondo criteri di adeguatezza e proporzionalità nell'ambito della nuova perimetrazione edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 12/09/2014 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ROMANO Giulio; che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza gravata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 12 settembre 2014 la Corte di appello di Ancona, …

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