Consiglio di Stato sentenza n. 7987 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7987SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di autorizzazione integrata ambientale (AIA) relativi all'ampliamento di una discarica per rifiuti non pericolosi, pur in presenza di un precedente parere negativo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT) per ragioni di tutela paesaggistica, possono essere legittimamente adottati dalla Regione competente, previo superamento del dissenso da parte del Consiglio dei Ministri, il quale è titolare del potere di mediazione e composizione degli interessi pubblici contrapposti, anche in deroga alle previsioni del piano paesaggistico regionale, purché nel rispetto di tutte le prescrizioni impartite in sede di VIA e nel rispetto dei principi di adeguata istruttoria, motivazione e bilanciamento degli interessi pubblici in gioco. L'annullamento da parte della Corte Costituzionale del piano paesaggistico regionale successivamente all'adozione dei provvedimenti di VIA e AIA non determina l'automatica caducazione di questi ultimi, essendo onere della parte dimostrare l'incidenza invalidante di tale annullamento sugli atti impugnati. Il provvedimento di VIA, in particolare, esprime una valutazione discrezionale di compatibilità ambientale che, se adeguatamente motivata, è sindacabile dal giudice amministrativo solo in caso di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non essendo necessaria l'unanimità dei pareri favorevoli degli enti partecipanti alla conferenza di servizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/10/2024

N. 07987/2024REG.PROV.COLL.

N. 08698/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8698 del 2022, proposto dal Comune di Roccasecca, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da registri di Giustizia;

contro

la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Cultura, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale, il Ministero della transizione ecologica, in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;
la Regione Lazio, in persona del legale rappresentante

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