Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33079 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33079PEN

Massima

Il falso in atto pubblico e la truffa contrattuale, realizzati mediante artifici e raggiri, integrano reati distinti e autonomi, la cui responsabilità può essere attribuita agli imputati anche in presenza di un impegno a regolarizzare successivamente la situazione, non essendo tale offerta sufficiente ad escludere la sussistenza del danno patrimoniale subito dalla persona offesa al momento della conclusione del contratto preliminare. La valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione di condanna è riservata in via esclusiva al giudice di merito, senza che il giudice di legittimità possa procedere a una diversa e alternativa ricostruzione degli stessi, essendo il suo controllo limitato alla verifica della razionalità e coerenza della motivazione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. BORSELLINO Daniela - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/10/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARCO MARIA MONACO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PERLA LORI, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore dei ricorrenti, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso e ne richiede l&#…

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