Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2872 del 2024

ECLI:IT:TARCT:2024:2872SENT

Massima

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Il rilascio di un titolo edilizio in sanatoria da parte del Comune, anche in presenza di un vincolo paesaggistico, determina l'inefficacia di un successivo provvedimento di diniego e ordine di rimessione in pristino adottato dalla Soprintendenza, in quanto il parere di quest'ultima si inserisce in via endoprocedimentale nel procedimento di condono di competenza comunale. Il parere tardivo della Soprintendenza, emesso dopo la definizione del procedimento di condono, non può superare il provvedimento comunale già adottato, non potendo costituire il presupposto per l'esercizio di poteri di autotutela da parte dell'Amministrazione comunale. Pertanto, il privato non ha interesse a impugnare il provvedimento della Soprintendenza, in quanto privo di effetti lesivi, salva la possibilità per l'Amministrazione regionale di sollecitare un intervento in autotutela da parte del Comune. Nel sistema delineato dal d.lgs. n. 42/2004, l'autorizzazione paesaggistica è atto autonomo e presupposto rispetto al titolo edilizio, sicché la sua omissione rende inefficace il titolo edilizio eventualmente rilasciato. Tuttavia, nei procedimenti di condono edilizio, il parere dell'Amministrazione preposta alla tutela del vincolo paesaggistico non costituisce un provvedimento autonomo, ma un segmento della fase endoprocedimentale, la cui definizione è riservata esclusivamente all'autorità comunale, la quale è obbligata a tener conto delle esigenze relative alla tutela del vincolo come individuate dall'Amministrazione preposta all'adozione del relativo parere. Eventuali violazioni sulle modalità di acquisizione del parere si riflettono unicamente sulla legittimità della concessione edilizia in sanatoria rilasciata dal Comune, senza determinare un difetto assoluto di attribuzione in capo all'ente comunale quanto al rilascio di un titolo in sanatoria con riferimento ad un fabbricato insistente in zona paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/08/2024

N. 02872/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00894/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 894 del 2023, proposto da
Antonio De Luca, rappresentato e difeso dagli avvocati Roberto Ricca e Giovanni Marchese, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina), rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, con domicilio digitale come da PEC da Registri Giustizia;

nei confronti

Comune di Messina, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

a) del provv…

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