Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14768 del 30 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:14768PEN

Massima

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Il reimpiego di denaro di provenienza illecita, anche se non direttamente riconducibile ad un'associazione di tipo mafioso, integra il reato di riciclaggio e di intestazione fittizia di beni, qualora risulti la consapevolezza dell'origine delittuosa delle risorse impiegate e della finalità di eludere eventuali misure di prevenzione patrimoniali. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, è sufficiente che emerga il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, desumibile dal quadro indiziario complessivo, dalla mancanza di lecite fonti di reddito e dal radicamento del soggetto in contesti criminali, anche in assenza di precedenti specifici. La scelta della misura cautelare deve essere adeguata e proporzionata alle esigenze cautelari, tenendo conto della gravità del fatto e della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma in veste di giudice del riesame cautelare personale, in data 12 luglio 2017, depositata il 27 luglio 2017;
dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma;
relativamente alla posizione di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e limitatamente al capo A48;
nonche' sui ricorsi avverso la medesima ordinanza proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il pro…

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