La concessione demaniale marittima può essere prorogata ai sensi dell'art. 1, comma 683, della legge n. 145/2018 solo se ricorrono congiuntamente i seguenti requisiti: 1) rientrare nella casistica di cui al precedente comma 682, ovvero essere tra le concessioni disciplinate dall'art. 01, comma 1, del d.l. n. 400/1993, convertito in l. n. 494/1993, che contempla anche i servizi e le attività portuali e produttive; 2) avere finalità turistico-ricreative, al fine di garantire la tutela e la custodia delle coste italiane affidate in concessione, quali risorse turistiche fondamentali del Paese, e tutelare l'occupazione e il reddito delle imprese in grave crisi per i danni subiti dai cambiamenti climatici e dai conseguenti eventi calamitosi straordinari. Pertanto, la proroga ex lege di cui al citato comma 683 non è applicabile alle concessioni demaniali marittime rilasciate per l'esercizio di attività produttive, come i cantieri navali meccanici, in quanto estranee alle finalità turistico-ricreative cui la norma è espressamente finalizzata. L'omissione del preavviso di rigetto ex art. 10-bis della l. n. 241/1990 non determina l'automatica illegittimità del provvedimento finale, qualora il suo contenuto non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.