Il trasferimento d'autorità di un militare, disposto dall'amministrazione per esigenze organizzative e di servizio, costituisce un ordine che non richiede una particolare motivazione, in quanto l'interesse pubblico al rispetto della disciplina e allo svolgimento del servizio prevale sugli interessi del subordinato di prestare servizio in una determinata sede. L'amministrazione conserva il potere di valutare e decidere, tra le diverse sedi disponibili, quale carenza di organico debba essere privilegiata nelle assegnazioni, senza essere vincolata alle preferenze manifestate dal militare in sede di intervista preliminare, le quali hanno mera valenza procedimentale e non conferiscono maggiore consistenza al suo interesse. Il trasferimento d'autorità del militare, pertanto, è legittimo anche in assenza di una specifica motivazione che dia conto delle ragioni per cui non è stata accolta la sua richiesta di assegnazione presso la sede da lui preferita, purché risulti coerente con le esigenze organizzative e di servizio dell'amministrazione.