Cassazione civile Sez. III sentenza n. 17196 del 27 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17196CIV

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la domanda di risarcimento del danno per diffamazione a mezzo stampa, non è vincolato dalle risultanze del processo penale, dovendo accertare autonomamente il nesso di causalità tra il fatto diffamatorio e il danno patrimoniale lamentato dall'attore. A tal fine, il giudice civile deve verificare la sussistenza di elementi probatori idonei a dimostrare che le perdite economiche e la chiusura di attività commerciali siano effettivamente conseguenza diretta e immediata della diffamazione, non essendo sufficiente la mera successione cronologica tra il fatto illecito e il danno. Ove il giudice ritenga che le difficoltà economiche dell'attore siano preesistenti e indipendenti dalla diffamazione, sulla base di altri elementi di prova, egli può legittimamente escludere il nesso di causalità e, di conseguenza, il diritto al risarcimento, senza che ciò comporti vizi di motivazione o violazione del principio della preponderanza dell'evidenza. Il giudice civile, infatti, non è vincolato alle valutazioni e qualificazioni giuridiche compiute dal giudice penale in ordine agli effetti civili della pronuncia, potendo autonomamente accertare la sussistenza dei presupposti per il risarcimento del danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente

Dott. PETTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARRECA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. VINCENTI Enzo - Consigliere

Dott. PELLECCHIA Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 20634/2012 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS) (STUDIO (OMISSIS)), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) SPA, in persona del vice direttore generale Dottor (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) giusta procura …

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