Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36921 del 13 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36921PEN

Massima

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Il possesso di un documento di identità contraffatto, unitamente alla guida di un veicolo provento di furto, integra il reato di ricettazione, a prescindere dalla dimostrazione che l'imputato abbia personalmente condotto il veicolo dal luogo del furto al luogo dell'incidente, essendo sufficiente che egli sia stato trovato alla guida del veicolo rubato. La motivazione della sentenza che afferma la falsità del documento di identità sulla base di elementi tecnici specificamente indicati e che ricostruisce in modo logico e completo le circostanze del fatto, non è censurabile in sede di legittimità, non potendosi sostituire la valutazione della Corte di Cassazione a quella dei giudici di merito. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione si limita a verificare la razionalità e la coerenza della motivazione, senza poter riesaminare autonomamente le risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) del 28/09/2 -

Dott. DAVIGO Piercamillo Consigliere SENTE -

Dott. DE CRESCIENZO ((omissis)) N. 2 -

Dott. CHINDEMI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. D'ARRIGO Cosimo rel. Consigliere N. 22054/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- ZE. Mu. , nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Torino n. 1026 del 23 marzo 2011;

Sentita la relazione svolta in camera di consiglio dal consigliere Dott. D'ARRIGO Cosimo;

udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

sentito l'avv…

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