Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 4111 del 3 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:4111PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudicato penale può essere rimosso attraverso il rimedio straordinario della revisione, ma tale istituto non si configura come una impugnazione tardiva che consente di dedurre in ogni tempo ciò che non è stato rilevato o dedotto nel processo definitivamente concluso. La revisione costituisce un mezzo straordinario di impugnazione che consente, in casi tassativi, di rimuovere gli effetti della cosa giudicata, dando priorità alle esigenze di giustizia sostanziale rispetto a quelle di certezza dei rapporti giuridici. Pertanto, la risoluzione del giudicato non può avere come presupposto una diversa valutazione del dedotto o un'inedita disamina del deducibile, bensì l'emergenza di nuovi elementi estranei e diversi da quelli definiti nel processo. In sede di delibazione preliminare sull'ammissibilità della richiesta di revisione, il giudice deve valutare l'idoneità dei nuovi elementi dedotti a dimostrare, ove eventualmente accertati, che il condannato, attraverso il completo riesame di tutte le prove, unitamente a quella noviter producta, debba essere prosciolto. Tale valutazione non può estendersi ad apprezzamenti di merito sulla rilevanza e attendibilità delle nuove prove, i quali sono riservati alla successiva fase rescissoria, in cui il giudice è tenuto a procedere alla celebrazione del giudizio con le forme e le modalità di assunzione della prova nel contraddittorio. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità della richiesta di revisione per manifesta infondatezza deve essere fondata sull'evidente inidoneità delle ragioni che la sostengono a consentire una verifica circa l'esito del giudizio, senza indebite anticipazioni del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Maria R. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/01/2020 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO PEZZELLA;
lette le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. Con istanza proposta ai sensi dell'articolo 629 c.p., la difesa di (OMISSIS) avanzava istanza di revisione della sentenza emessa nei confronti di quest'ultimo dal Tribunale di Roma in data 13/12/2011, confermata dalla Corte di Appello di Roma in data 3/11/2016 (e diven…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.