Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 971 del 2016

ECLI:IT:TARPA:2016:971SENT

Massima

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La revoca della licenza di commercio di oggetti preziosi nuovi ed usati è legittima qualora il titolare o il soggetto preposto abbia omesso di annotare talune operazioni nel registro prescritto dalla legge, ovvero sia stato segnalato per il reato di ricettazione di oggetti preziosi, anche in assenza di una sentenza di condanna, in quanto l'ipotesi di abuso del titolo di autorizzazione che può giustificare la revoca ai sensi dell'art. 10 del R.D. n. 773/1931 comprende ogni violazione di legge, di regolamenti o di ordini dell'Autorità, a prescindere dalla qualificazione come reato del comportamento sanzionato. Infatti, l'attività di fabbricazione e di commercio di oggetti preziosi è assoggettata a un regime autorizzatorio particolarmente rigoroso, che giustifica la massima severità dell'Amministrazione nel riscontrare la permanenza dei requisiti soggettivi in capo al titolare dell'autorizzazione, talché la licenza può essere legittimamente revocata in presenza di circostanze che ragionevolmente appaiano come sintomi di abuso del titolo di polizia, come l'omessa registrazione di operazioni o il coinvolgimento in attività illecite, anche se non sfociate in una sentenza di condanna. In tali casi, l'Amministrazione è tenuta a indicare nel provvedimento sanzionatorio le specifiche circostanze che giustificano la revoca, senza che sia necessario attendere l'esito definitivo di un procedimento penale. Inoltre, la revoca della licenza non richiede necessariamente la prova della responsabilità diretta del titolare nei fatti illeciti, essendo sufficiente il coinvolgimento, anche indiretto, di soggetti preposti all'esercizio commerciale, come nel caso di un familiare del titolare. Pertanto, la valutazione dell'Amministrazione circa la sussistenza di elementi sintomatici di abuso del titolo di polizia, debitamente motivata, è sindacabile solo per manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

N. 00891/2013
REG.RIC.

N. 00971/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00891/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 891 del 2013, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. Salvatore Matta, con domicilio eletto presso Salvatore Matta in Palermo, Piazza G. Verdi, 6;

contro

Prefettura di Palermo, Questura di Palermo, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Palermo, Via A. De Gasperi, 81;

per l'annullamento

del decreto n. 0010132 del 7 febbraio 2013, emesso dal Prefetto della Provincia di Palermo, con il quale è stato respinto il ricorso gerarchico proposto dall’odierno ricorrente avverso il decreto Cat. 14/E 2012 del 9 ottobre 20…

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