Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36411 del 9 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36411PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei propri poteri e della propria posizione, accetta denaro o altre utilità da privati per compiere atti contrari ai doveri d'ufficio, ovvero rivela notizie d'ufficio riservate, integra i reati di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio, a prescindere dal concreto vantaggio ottenuto dal privato o dal danno cagionato all'amministrazione. Tali condotte, caratterizzate dalla sistematicità e dalla reiterazione nel tempo, denotano un grave pericolo di recidiva e di inquinamento probatorio, giustificando l'applicazione della misura cautelare più rigorosa della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti penali, in quanto lo stato di incensuratezza dell'indagato non è di per sé sufficiente a escludere le esigenze cautelari. La valutazione degli indizi di colpevolezza non può essere frazionata e atomistica, ma deve essere globale e logicamente coordinata, tenendo conto di tutti gli elementi probatori emersi, incluse le risultanze delle intercettazioni, che possono costituire fonte diretta di prova ove siano gravi, precise e concordanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 109/2015 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 27/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ANGELILLIS Ciro nel senso del rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 27 gennaio 2015, il Tribunale, sezione del riesame, di Roma ha confermato l'ordinanza del…

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