La distanza minima tra gli accessi di un impianto di distribuzione carburanti e gli accessi stradali viciniori deve essere valutata in concreto, tenendo conto della reale importanza e della destinazione d'uso della strada di collegamento, senza applicare in modo automatico la distanza minima di 95 metri prevista dalla normativa. L'amministrazione ha l'onere di accertare d'ufficio i fatti rilevanti ai fini della decisione, senza poter addossare al privato l'onere di fornire la prova completa delle circostanze di fatto dedotte a suo favore, qualora queste appaiano plausibili e non siano state adeguatamente confutate. Inoltre, la richiesta all'interessato di presentare progetti in sanatoria implica che l'amministrazione abbia valutato la possibilità di sanare le irregolarità contestate, sicché non può successivamente negare tale possibilità senza adeguata motivazione.