Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 183 del 2016

ECLI:IT:TARPE:2016:183SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della giurisdizione di ottemperanza, ha statuito i seguenti principi di diritto: 1. Il giudizio di ottemperanza non è precluso dalla pronuncia di rito che ha dichiarato irricevibile il precedente ricorso per vizio della notifica, in quanto tale pronuncia non costituisce un giudicato sostanziale sulla domanda, ma solo l'accertamento di un presupposto processuale. Pertanto, la riproposizione della medesima azione non viola il principio del ne bis in idem. 2. L'Amministrazione comunale non può sottrarsi all'obbligo di demolizione di un immobile abusivo, già sancito in precedenti giudicati amministrativi, invocando l'interesse pubblico di cui all'art. 31, comma 5, d.P.R. n. 380/2001, quando tale interesse consista unicamente nel risparmio di spesa derivante dall'esecuzione del giudicato. L'interesse pubblico idoneo a giustificare la mancata demolizione deve essere effettivo e prevalente, non potendo ridursi al mero vantaggio economico per l'Amministrazione. 3. La reiterazione di provvedimenti amministrativi annullati in sede giurisdizionale comporta il consumo della discrezionalità dell'Amministrazione in ordine alla scelta di procedere o meno alla demolizione, imponendole l'obbligo di adeguarsi ai giudicati precedenti. 4. Il Giudice, in sede di ottemperanza, può condannare l'Amministrazione al pagamento di una somma di denaro per ogni violazione o inosservanza successiva del giudicato (c.d. astreintes), determinata in misura pari agli interessi di mora sul debito di valore già liquidato in precedenza.

Sentenza completa

N. 00062/2016
REG.RIC.

N. 00183/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00062/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 62 del 2016, proposto da:
Pietro Salvatore, rappresentato e difeso dagli avv. Salvatore Federico, Pietro Cerceo, Pietro Salvatore, con domicilio eletto presso Pietro Cerceo in Pescara, viale Gabriele D'Annunzio, 142;

contro

- Comune di Lanciano, rappresentato e difeso dagli avv. Giovanni Carlini, Vincenzo Antonucci, con domicilio eletto presso Tar Pescara Segreteria in Pescara, Via Lo Feudo 1;
- Provincia di Chieti, non costituita in giudizio;

nei confronti di

D.N.D. Immobiliare S.r.l.;

per l'esecuzione

della sentenza n. 98/200…

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