Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23224 del 23 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:23224PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo in relazione alla violazione di specifiche norme di legge o all'evidente illogicità della stessa, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi probatori o indiziari già esaminati dal giudice di merito. Pertanto, la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione della misura cautelare è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui provvedimento è censurabile in sede di legittimità solo in caso di motivazione manifestamente illogica o carente dei requisiti minimi di coerenza e completezza. Tuttavia, il giudice di legittimità è tenuto a verificare la congruità e logicità della motivazione in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo concreto di inquinamento probatorio, che deve essere adeguatamente argomentato sulla base di elementi specifici e non può fondarsi su meri sospetti o ipotesi. Pertanto, l'annullamento senza rinvio della misura cautelare può essere disposto limitatamente alla parte relativa all'esigenza cautelare di cui all'art. 274, comma 1, lett. a) c.p.p., qualora la motivazione risulti meramente ipotetica e priva di adeguato supporto probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gasto - Rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/10/2017 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette/sentite le conclusioni del PG Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) propone ricorso avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Caltanissetta in data 19/09/2017 …

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