La normativa regionale in materia di "Piano Casa" (L.R. Puglia n. 14/2009) prevede limiti di applicazione tassativi, tra i quali rientra il divieto di realizzare interventi su immobili ubicati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi degli artt. 136 e 142 del D.Lgs. n. 42/2004, senza operare alcuna distinzione tra vincolo paesaggistico assoluto e vincolo paesaggistico relativo. Tale previsione normativa, di carattere eccezionale e derogatorio rispetto alla disciplina generale, deve essere applicata rigorosamente entro i limiti espressamente stabiliti, senza possibilità di interpretazione estensiva. Pertanto, l'ottenimento dell'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004 non consente di derogare al divieto di cui all'art. 6, comma 1, lett. F) della L.R. n. 14/2009, essendo tale limite applicabile indistintamente a tutti gli immobili ubicati in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, a prescindere dalla tipologia di vincolo. Inoltre, la mancata adozione da parte del Comune, entro il termine perentorio previsto, della delibera consiliare di cui all'art. 6, comma 2 della L.R. n. 14/2009, preclude la possibilità di consentire, in deroga, gli interventi di ampliamento in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Infine, in presenza di un provvedimento vincolato, come quello di diniego del permesso di costruire, non sussiste l'obbligo di comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990.