Il provvedimento di decadenza dell'autorizzazione per l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti, adottato ai sensi dell'art. 8, comma 4, lett. b) della legge regionale n. 8/2013 per la sospensione dell'attività per un periodo superiore a sei mesi, non può essere legittimamente disposto qualora la sospensione dell'attività sia stata determinata da un'ordinanza sindacale contingibile e urgente, emanata ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. n. 267/2000, che abbia imposto la chiusura temporanea dell'impianto per ragioni di pubblica e privata incolumità. In tale ipotesi, il gestore dell'impianto può legittimamente fare affidamento sulla derivazione autoritativa della sospensione dell'attività, senza essere tenuto al rispetto dei termini e degli adempimenti previsti dalla normativa regionale per l'ipotesi di sospensione unilaterale dell'attività di distribuzione. Pertanto, il provvedimento di decadenza dell'autorizzazione, adottato in assenza di una tempestiva e motivata richiesta di proroga da parte del gestore, deve essere annullato, in quanto la mancata ripresa dell'attività risulta giustificata dal ragionevole affidamento riposto dal gestore nell'ordinanza sindacale di sospensione temporanea dell'attività.