Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21477 del 1 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21477PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal professionista nell'attestare falsamente l'attività lavorativa di cittadini stranieri al fine di indurre in errore l'autorità competente per il rilascio del permesso di soggiorno integra il reato di tentato falso per induzione, essendo sufficiente la consapevolezza della falsità della dichiarazione indotta, a prescindere dalla effettiva conoscenza da parte del dichiarante della mancanza dei presupposti lavorativi. L'inutilizzabilità delle dichiarazioni rese dai cittadini stranieri in qualità di testimoni non preclude l'accertamento della responsabilità penale del professionista, in presenza di altri elementi probatori idonei a dimostrare l'elemento soggettivo del reato, quali l'invio delle domande di iscrizione al fondo previdenziale mediante posta raccomandata anziché con mezzi telematici e la contestualità delle richieste di rinnovo del permesso di soggiorno. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è legittimo ove la motivazione del giudice di merito evidenzi l'assenza di elementi positivi di meritevolezza del beneficio e l'adeguatezza della pena irrogata al disvalore complessivo della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2020 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MATILDE BRANCACCIO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIORDANO LUIGI, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene in esame la sentenza della Corte d'Appello di Firenze del 16.11.2020 con cui, in parziale riforma della pronu…

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