Il vincolo di inedificabilità assoluta previsto dall'art. 15 della l.r. sic. n. 78 del 1976 è un limite legale alla proprietà privata che non ammette deroghe o sanatorie, anche in presenza di precedenti previsioni urbanistiche più favorevoli all'edificazione. Tale vincolo, una volta imposto, prevale sulle classificazioni urbanistiche pregresse e determina la destinazione delle aree inedificate a "verde privato", senza che ciò comporti violazione del diritto di proprietà costituzionalmente garantito. L'Amministrazione è tenuta a rispettare il vincolo di inedificabilità assoluta, senza possibilità di valutazioni discrezionali fondate su elementi di fatto come il grado di urbanizzazione dell'area o la presenza di strutture esistenti. Le norme tecniche di attuazione del piano regolatore che limitano l'attività edificatoria sulle aree soggette a tale vincolo sono legittime e coerenti con il quadro normativo di riferimento, senza che possa invocarsi una disparità di trattamento rispetto ad altre aree. Il rispetto del vincolo di inedificabilità assoluta costituisce un obbligo di legge per l'Amministrazione, che non può essere derogato nemmeno in presenza di pregresse previsioni urbanistiche più favorevoli all'edificazione o di opere già realizzate, salvo il ricorso alla procedura speciale prevista dall'art. 16 della l.r. sic. n. 78 del 1976.