Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28958 del 19 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:28958PEN

Massima

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Quando il concorso dell'agente nella falsificazione di un documento commessa all'estero non è punibile per difetto della richiesta del Ministro della Giustizia, l'uso del documento falso è comunque perseguibile a titolo di reato autonomo ai sensi dell'art. 489 c.p., in quanto la contestazione dell'uso del falso è implicita nella contestazione della falsificazione e non viola il principio di correlazione tra accusa e condanna. La Corte di Cassazione, richiamando un orientamento giurisprudenziale consolidato, afferma che, quando la falsificazione di un documento è avvenuta all'estero e manca la richiesta del Ministro della Giustizia necessaria per la punibilità del concorso nella falsificazione, l'agente può comunque essere perseguito per il reato di uso di atto falso ex art. 489 c.p. Ciò in quanto l'uso del falso costituisce una progressione criminosa della condotta di falsificazione, la cui contestazione è implicita in quella relativa alla contraffazione, senza che ciò violi il principio di correlazione tra accusa e condanna. Di conseguenza, il giudice di merito che non abbia riqualificato il fatto come uso di atto falso, ritenendo l'improcedibilità dell'azione penale per difetto della condizione di procedibilità, deve essere annullato con rinvio ad altro giudice, competente a valutare la sussistenza del reato di uso di atto falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE DI APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

SA. NA. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 24/02/2006 TRIBUNALE di TRIESTE;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Angelo Di…

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