Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25571 del 11 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25571PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un professionista esercente un servizio di pubblica necessità, attraverso l'attestazione di fatti non veritieri in certificati o atti destinati a provare tali fatti, integra il reato di cui all'art. 480 c.p. anche quando l'infedele attestazione non sia strettamente necessaria ai fini del rilascio di autorizzazioni o provvedimenti amministrativi, in quanto la tutela della fede pubblica sottesa alla norma incriminatrice prescinde dall'effettiva incidenza del falso sull'esito del procedimento. Pertanto, la teoria del "falso innocuo" non è applicabile in tali ipotesi, essendo sufficiente che il falso abbia determinato un vulnus alla pubblica fede, indipendentemente dalla sua rilevanza ai fini del provvedimento finale. Inoltre, l'elemento soggettivo del dolo non può essere escluso sulla base della mera acquisizione di un'apparecchiatura diversa da quella falsamente attestata, qualora emerga la palese differenza formale e sostanziale tra i due dispositivi, tale da escludere l'inconsapevolezza dell'infedele attestazione. Infine, l'abuso della professione di cui all'art. 31 c.p. sussiste laddove il professionista, nell'esercizio della sua attività, commetta un reato che trovi la sua ragione causale nell'incarico affidatogli, indipendentemente dalla necessità o meno dell'atto falso ai fini del rilascio di autorizzazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 656/2011 CORTE APPELLO di ANCONA, del 13/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI S. che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in ordine al capo A) per prescrizione; rigetto nel resto;

Udito il dif…

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